2014 / pag. 104 / € 15
ISBN 978-88-98671-41-0
Nell’esperienza di cui posso parlare, legata alle malie della poesia e dell’arte, della cultura in generale, vorrei partire da un’ipotesi di tardomodernismo di altissimo livello, tra l’altro inconsapevole, parto da un me ragazzo, più o meno nel 1992, rinchiuso in un cinema maleodorante e pomeridiano a guardare, insieme con pochi altri, un capolavoro del cinema di Pasolini quale “Mamma Roma” [...] In qualche modo quel pomeriggio umido e lontano stanò la mia curiosità profonda nei confronti della poesia e lo fece nel modo più sgarbato, irruento e greve possibile; mi obbligò a fare i conti con la mia figura in crescita, con l’appressarsi della fine di un millennio e soprattutto con la voglia di non limitare la cultura, attraverso steccati precostituiti non alzati dall’unico vero giudice, il talento.
[Alessandro Seri]