2019 / pag. 136 / € 10
ISBN 978-88-94879-27-8
Voltaire affermava che “la scrittura è la pittura della voce” e l’Amministrazione Comunale di Gaeta, sensibile e attenta anche a tali tematiche, sostenendo con entusiasmo e convinzione il progetto culturale contenuto in questo volumetto, ha voluto offrire quella “tela bianca” su cui i nostri ragazzi hanno raffigurato i propri sentimenti: amore, malinconia, rimorso, rimpianto e paura...
[Cosmo Mitrano]
Sindaco di Gaeta
“Le parole che non ti ho detto”: un invito al ripiegamento su se stessi per riappropriarsi del proprio io più profondo, per restare, nel silenzio, ad attendere che affiorino le emozioni – anche quelle più segrete – e dare voce ai propri sentimenti...
[Maria Pia Alois]
Delegata alla Cultura
Perché i giovani leggono pochissimo e scrivono sempre meno? O meglio, perché per comunicare preferiscono affidarsi alle tastiere dei cellulari e dei pc, sintetizzando tutto con faccine, sigle e simboletti? Non sarebbe meglio dedicare più tempo per raccontare davvero un’emozione forte, quella che riusciamo proprio a esternare a voce e per la quale stiamo e rischiamo di perdere chi amiamo?
[Sandra Cervone]
Presidente Ass. Cult. deComporre