|
|
|
2016 / pag. 178 / € 12
ISBN 978-88-98671-82-3
Sorvegliando la trama dei fili che ci legano, mettiamo a nudo fragilità e ombre. Nella corrente liquida si perde il riferimento solo personale e si diventa un unico canto corale, si tenta di continuare in versi quella ricerca di conoscenza di sé e del mondo che non ha mai fine.
Poiché l'unico cambiamento possibile per una società più consapevole è quello che riguarda noi stessi, l'atto poetico - così da noi vissuto - è considerato anche un vero e proprio "atto civile". Nelle nostre "cordate poetiche" - che fanno leva anche su innumerevoli contrappunti e variegate atonalità - si cerca di comporre insieme una "musica" che segua il principio di "intreccio", così da creare una rete di note o una possibile "partitura" nuova capace di restituirci una più ampia visione di noi e dell'altro in un insieme più armonico.
2015 / pag. 54 ill. / € 7
ISBN 978-88-98671-71-7
Celebrare in versi e ritratti l'amata. Rendere omaggio al grande amore della sua vita, consacrare alla Poesia un'unione consolidata e profonda, continuando a contemplarne la genuina corrispondenza. In un momento storico in cui i sentimenti più puri vengono spesso e purtroppo relegati in secondo piano, additati con lo sprezzante appellativo di retorici, leggere versi trepidanti e grondanti amore non può che fa bene, non può che riaccendere negli animi sensibili la speranza che non tutto sia perduto! Sentir vibrare le note dell'emozione e riconoscere la nobiltà di un sentimento vero, non può che invadere di tenerezza il nostro sentire più intimo.
[Sandra Cervone]
Raffaele M. Sicurezza, insegnante in pensione, è nato a Formia (LT) il 7/6/1937. Vive a Gaeta da circa un cinquantennio. Dipinge ritratti e paesaggi e si diletta in poesia. Questa è la sua prima pubblicazione.
2016 / pag. 158 / € 10
ISBN 978-88-98671-79-3
C'è silenzio e silenzio. I silenzi non sono tutti uguali, tanto possono donare disperazione quanto possono promuovere la speranza. E la Vita. Il silenzio può essere ostaggio dell'omertà, dell'odio sotterraneo e rancoroso, della più vile indifferenza. Della distanza totale. Dell'assenza. Oppure il silenzio diventa vento di rinascita e di risurrezione. Gioia condivisa, dolore portato insieme, sofferenza depurata e resa sopportabile. Annuncio di cambiamento. Sara Furnari ci parla del silenzio che cura: quello dell'amore. Quello che scandisce il tempo terapeutico nella stanza dell'analisi e accompagna l'emergere dei contenuti carsici e dell'insight, rivelazione dell'anima. Un eros vitale mai agito, ma utilizzato come magma che trasforma e trascina oltre. A tutti auguro di lasciare parlare il silenzio. Perché il silenzio possiede le parole per dirlo.
[Rossella Fusco]
Sara Furnari, nata a Cosenza il 31 dicembre del 1978, è vissuta in varie città italiane, tra cui Cassano delle Murge, Cagliari, Ragusa, Torino, Milano e Firenze, dove ha conseguito la laurea in Psicologia. Successivamente Catania e Conversano. Attualmente vive a Gaeta, con suo marito davide e loro figlio Valerio.