Ad alto degrado sociale - Max Condreas

WHATEVER Copertina Ad Alto Degrado Sociale Max Condreas72risoluzione

2016 / pag. 232 / € 10
ISBN 978-88-98671-84-7

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Ovunque, in questo libro, c’è un ritratto impietoso ma pure impietosito di un’umanità disperata e sporca, e persino quello sporco/sporcare vanno davvero visti in un’altra ottica. Forse tutto quel ciarpame di cui gli piace inzeppare i suoi scritti, è un modo, per Max, di scegliersi in qualche modo il suo lettore, per avvisarlo in una sorta di dichiarazione di intenti.

E allora non tutto è perduto, anzi, qui si tratta di riconquistare se stessi e i propri sentimenti, ci dice, sempre nella sua maniera sotterranea e irriverente l’autore, così come viene e senza costrizioni. Forse amerete questo libro, forse lo odierete, ma di sicuro non vi lascerà indifferenti.

[Alda Teodorani]

 

Max Condreas è nato a Formia, dove risiede, il 9 maggio del 1969. Ha dato alle stampe diverse raccolte poetiche tra cui Fiori Notturni (2008), Dal Marciapiede dei Ricordi (2010), Origami Impazziti (2012), per citare le ultime tre. Nonostante molti suoi racconti siano usciti su riviste di genere, rubriche, blog e siti web, Ad Alto Degrado Sociale è la sua prima pubblicazione per quanto riguarda la narrativa.

 

Commenti dei lettori

 

Nel suo ultimo lavoro letterario “Ad alto degrado sociale”, tagliente come una lametta, Max Condreas, incide deciso nella mente del lettore, penetra tra le più intime fantasie e le rende reali. Materializza con la penna immagini proibite, o recondite paure, con una padronanza di linguaggio quasi imbarazzante, rende vivi quei fogli di carta che si tramutano magicamente in forme plastiche. Basta allungare la mano per toccare i personaggi dei vari racconti, per vederli e magari dialogarci. Non usa mezzi termini, Max, non usa eufemismi, ma con sottile ironia e spudorata dialettica, ci trascina in un mondo sommerso, un mondo che a volte ignoriamo, preferiamo non vedere, o che magari è celato tra le pieghe dei nostri pensieri, così spesso offuscati, da finto perbenismo.

Tra genio e follia, tra reale e immaginario, in un contrasto di emozioni per nulla scontate, questo libro ci fa vivere, patire e sentire, storie del tutto fuori dell’ordinario!

[Corrado Iacotucci]

 

I “Racconti della periferia” di Max Condreas, sono storie impregnate di un seducente e ardito Realismo/Surrealismo. Storie ricche di fragilità, debolezze ed eccessi; eccessi che possono fare, forse, per qualcuno, tanto rumore, ma che poi si rivelano maschere che, con disinvoltura, fa indossare ai suoi personaggi e soprattutto alle loro umane paure. Ogni racconto è un’analisi provocatoria dell’uomo, autentica, di un’onestà meravigliosamente sfacciata, senza false aspettative sul mondo e per fare questo ci vuole solo una certa dose di sensibilità artistica e umana, propria del nostro caro autore, che rende il libro veloce e accattivante... ad alto degrado sociale!

[Myrun Blackburn]

 

Che spasso leggere questo libro! Che personaggi surreali! Horror, pulp, grind e tanta bellissima poesia che trapela da antri oscuri, ma anche goliardici! Spero abbia il successo che gli spetta. Una delle più belle letture del 2016!

[Giovanni Mautone]

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