2024 / pag. 108 / € 10
ISBN 979-12-80848-76-5
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La poesia di Raffaele Gentili prende forza non dal lamento per quanto si è perduto, ma dalla puntuale riflessione che accosta il rimpianto e la nostalgia del passato a un intelligente richiamo alla necessità di ricordare e valorizzare la propria storia e le proprie radici, nonostante i cambiamenti inarrestabili del tempo. Non un piangersi addosso, sterile e infruttuoso, ma un motivare – ora malinconico, ora pungente – ciò che si prova, un meticoloso registrare le sensazioni e il sentire in progress che i nuovi tempi ci propongono e possono riuscire a determinare.
[Sandra Cervone]
Nato a Narni, dove risiede, il 16 dicembre del 1941, elettricista in pensione, Raffaele Gentili scrive versi da molti anni. Fa parte del movimento nazionale dei Poeti Viandanti e, con loro, ha partecipato alla pubblicazione di alcune antologie, traendone grande soddisfazione. Poesie sottovoce è il titolo del suo primo libro edito un bel po’ di tempo fa. Con deComporre Edizioni ha già dato alle stampe, nel 2021, L’ultimo quarto di luna, una selezione della sua vasta produzione poetica e A fronte del mio dire, nel 2023, che ne era il naturale prosieguo. Nello stesso anno ha vinto la XII edizione del Premio Dragut, con la lirica La raccolta delle olive, presente all’interno di questa nuova silloge.