2024 / pag. 118 / € 15
ISBN 979-12-80848-71-0
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Quello che avete tra le mani, non è un libro come tanti, bensì il vero e proprio resoconto di un viaggio, da me vissuto in prima persona. Un itinerario a tappe: alcune meravigliose, altre piuttosto tortuose. Come l’incontro inaspettato con la malattia: subdola, furba, intelligente che, chissà da quanto tempo, era lì, in silenzio, attendendo il momento propizio per farsi avanti, per esplodere. Quando poi è arrivata, del resto, ha semplicemente bussato e tutte le porte si sono aperte per farla entrare, tranquillamente. Quasi fosse addirittura “naturale” assecondarla...
[l’Autrice]
Anna Maria Mazzini nasce a Roma nel 1968. Sin da bambina sviluppa forte capacità per i colori e una particolare attitudine alla pittura. Consegue la Maturità Artistica nella Capitale, diplomandosi all’Accademia del Superfluo in Arti Decorative e svolgendo un tirocinio professionale in uno studio di Architettura, perfezionando il disegno tecnico. Inizia la propria carriera con esperienze nel campo delle Arti decorative e del restauro, in Italia, Londra, Parigi, Los Angeles, New York, Florida e altri Stati dell’Unione americana. Sperimentando nel 2012 la Body Art Therapy (B. A. T.), inizia a riflettere sul valore dei rapporti umani, trasformando il concetto stesso di “opera d’arte”: soggetto, autore e attività artistica, diventano una cosa sola. Andando alla ricerca dell’origine di una creatività collettiva, che si esprima attraverso buone pratiche, l’artista rende momento creativo anche il dialogo, il confronto e la relazione. Prende così coscienza che le relazioni sono alla base d’importanti sfide e successi nella ricerca artistica. Dopo il tumore al seno cerca altre forme espressive, scoprendo l’importanza della B. A. T. per le donne operate a causa della malattia che ha colpito anche lei. S’interessa di Arte-terapia, Cromo-terapia e dei molteplici benefici, sia fisici che psichici, sul malato, mettendo a disposizione la personale esperienza di guarigione. Dal 2013 collabora con le donne operate di tumore al seno, aiutandole, attraverso la pittura corporea, a vedersi belle e a riappropriarsi della femminilità perduta. Nel frattempo continua a partecipare a mostre di pittura, sia personali che collettive, in giro per il mondo. Pratica anche il Dragon Boat, la canoa polinesiana e il kayak da mare, tutti sport acquatici che vedono impegnati gli arti superiori, favorendo benefici psicofisici e riducendo il rischio di linfedema, patologia cui sono soggette le donne operate. Fonda e presiede l’Associazione Body Art Therapy Italia APS.