2014 / pag. 108 / € 15
ISBN 978-88-98671-56-4
La poesia ripete: “che cosa è questo?” [...] La poesia non soccorre, né imita, né aiuta, né difende il lettore da se stesso [...] Dunque, il luogo ricercato dal poeta è il confine che segnala l’inizio della propria destituzione-sparizione [...] Ora l’accettazione di tale luogo-non luogo deve presupporre, da parte del lettore, la necessità di un’interpretazione anti-psicologica, anti-personale e anti-soggettivistica della poesia [...] Scrivere significa, perciò, deflagrare ed esplodere [...] La poesia non può fare altro che trasformare la parola in diagramma della disperazione e della sovrabbondanza [...] Ogni opera poetica deve essere uno “sproposito”.
[Mario Fresa]