2024 / pag. 104 / € 10
ISBN 979-12-80848-81-9
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La poesia vive dentro la vita, non ne è mai fuori. Perciò ha bisogno di corpi, di luoghi, di spazi fisici entro cui stare; ha bisogno di case, di fiori nuovi che spuntano dalla terra. Ha bisogno del dolore e di un cuore dentro il quale questo possa vivere, palpitare; ha bisogno di soli nuovi, di bambini, di chiese, d’amore. Ha bisogno del mare.
In Rotta verso l’Oltre il mare si vede, si respira, ci si immerge; si tratta di una raccolta poetica che si fa affresco del mare, che lo loda in ogni sua sfumatura. Protagonisti sono i marinai, la conchiglia / che affronta lo scoglio / e ne fa casa, le onde che compongono melodie e tutti loro ci invitano alla vita, alla meraviglia, finché quasi non suona a noi come un canto dolce delle sirene l’esortazione: Sbarca fiero / bacia quella terra d’incanto / e dona il sapere / della distesa azzurra / a chi come te / avrà saputo cogliere l’immenso.
Vi è sempre una tensione verso l’infinito: il mare è, infatti, scrigno dell’eterno, della vita che non finisce mai e contiene in sé un mistero grande che lo renderà sempre inafferrabile ai nostri occhi e alle nostre mani.
[Asia Vaudo]
Pasquale Vaudo è nato a Gaeta il 6 ottobre del 1951 e tuttora vi risiede. Diplomatosi all’Istituto Nautico, concilia l’attività marittima con gli studi universitari. Si laurea nel 1975 e inizia la lunga carriera di docente di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo Scientifico “Fermi” di Gaeta. In gioventù ha avuto esperienze di giornalista, commentatore radiofonico, attivista politico. Ha pubblicato diversi testi scolastici di successo, tra cui ricordiamo le rivisitazioni di W. Shakespeare A Midsummer Night’s Dream e The Tempest, adattati per le scuole e, negli ultimi anni, le sillogi poetiche Emozioni ed Emozioni Plus, a cui va aggiunta Microcosmi, Incursioni e Paradossi del 2024, nonché, con i sodali Sandra Cervone e Max Condreas, la raccolta L’aurora. A livello narrativo, oltre alla trilogia di romanzi brevi ispirati al Vangelo, Pasach, Cireneo e I miracolati, particolarmente apprezzato è risultato il volume Il don del vicolo e altri racconti (deComporre Edizioni 2023). Da non dimenticare la riedizione dell’opera giovanile sull’epopea del Mondiale di Calcio del ’78 ai tempi ritenuta meritevole dalla Giuria della III Edizione del Premio Letterario “Massimo Bontempelli”, rinominata – in occasione della riproposizione del testo – Personaggi di un Mondiale (deComporre 2024).
Sandra Cervone, giornalista pubblicista dal 1992, è nata e risiede a Gaeta dal 1961. Ha collaborato con il quotidiano Il Messaggero, redazione di Latina e curato l’Ufficio Stampa di numerose manifestazioni culturali per conto del Comune di Gaeta. Presidente dell’Associazione Culturale e casa Editrice deComporre, è anche l’addetto stampa della Breast Unit del Santa Maria Goretti di Latina. Ha all’attivo numerose raccolte di versi e racconti. Da menzionare, per quanto riguarda la narrativa, sono: Oltre. Racconti del probabile (2013), Come una conchiglia (2015) e Tre di numero (2022) mentre per la Poesia ricordiamo Storia di un amore impossibile (1989), Andromaca e le altre (1997), Ali (2003), Di petali la luna (2010), Cantico Rupestre (2020) e L’aurora (2022), volume condiviso con gli autori Max Condreas e Pasquale Vaudo. È tra i fondatori del Movimento Nazionale dei Poeti Viandanti. Ha vinto concorsi letterari e fatto parte di Giurie in varie zone d’Italia.
Max Condreas è nato a Formia, dove risiede, il 9 maggio del 1969. Dal 1989 al 2009 gira l’Italia come singer con varie band Hardcore/Punk (Immagini allo Specchio, Rapina a Mano Armata, Cielo di Piombo, Oltre Confine) di cui è fondatore e vari sono i nastri, CD, bootleg, che testimoniano quel periodo di furore giovanile. Ha dato alle stampe sette raccolte poetiche (la prima nel 2002 – Ali Tristi – autoprodotta in split con l’amico fraterno Simone Lucciola in un libro intitolato Poesie); nel 2006 per Lulu Edizioni esce invece Macchie di Tempo; nel 2008 con Libellula Edizioni Fiori Notturni; nel 2010 per conto di Giulio Perrone Editore esce la raccolta Dal Marciapiede dei Ricordi; del 2011 la pubblicazione in edizione limitatissima della raccolta Rovine (FAP Produzioni); nel 2012 con deComporre Edizioni fa uscire Origami Impazziti; nell’estate del 2022 con i sodali in parola Sandra Cervone e Pasquale Vaudo pubblica L’aurora (deComporre Edizioni), un concept poetico che racchiude quindici componimenti di ognuna delle tre voci del Golfo. È presente in un’infinità di raccolte/antologie/fogli letterari/riviste/siti web/blog sia con composizioni in versi che in prosa. Ha vinto concorsi letterari, ricevuto premi, segnalazioni e preso parte a giurie a sua volta. Impegnato dal 2008 insieme agli amici di sempre Sandra Cervone e Simone Lucciola con il progetto deComporre (Pubblicazione Letteraria, Associazione Culturale, Edizioni) che a tutt’oggi è ancora ben attivo, vigile e tra le proprie fila annovera una serie illimitata di contatti artistici a tutto tondo a livello nazionale ed europeo. Nel 2016 esce il suo primo libro di narrativa che consta di ben sedici racconti brevi per un totale di 230 pagine, intitolato Ad Alto Degrado Sociale (deComporre Edizioni). Nel 2023 dà alle stampe il volume Storie Sciagurate, ben degno prosieguo del primo lavoro, contenente ventuno racconti brevi per la bellezza di 256 pagine.
Commenti dei lettori
Bravi, “ragazzi”!
In un mondo così maledettamente social e turbato da eventi confusi e violenti, scrivere un libro di poesie è un atto di eroismo... Con un linguaggio ricercato e mai banale, le immagini prendono forma. Dalle vostre descrizioni dei luoghi, dei sentimenti, delle paure, trapelano forti istanti di vita, forti emozioni! Le vostre voci si distinguono chiaramente, a dispetto di un sottofondo rumoroso, fatto di inquietudini e voglia di fuga... Appaiono magicamente scenografie e colori, situazioni, scene, luoghi, affanni e quei timidi intrecci che solo l’alchimia di una profonda amicizia ha reso possibile. Il rispetto per la natura, per il mare, per il navigare, alla ricerca di nuovi orizzonti, si uniscono a un sogno costante: non avere confini! Forse è questo il vero filo conduttore del libro, forse è questa la speranza che si vuole trasmettere... la speranza di tutti noi... Tra una fantasia e una reale sofferenza, in un mondo fantastico, ma realmente vissuto, emerge la costante ricerca del senso della vita: anche se una tempesta può sempre essere in agguato, non deve essere domata, o evitata, solo attraversata e compresa... La ricerca di un approdo non è un punto di arrivo, ma solo un luogo da cui ripartire.
Esperimento penso unico, quello della poesia a sei mani, perfettamente riuscito:
complimenti!
[Corrado Iacotucci]
La poesia come viaggio: vela e bussola per chi la scrive e per chi la legge. Rotta verso l’Oltre trascina il lettore in un’esplorazione che è tanto fisica quanto interiore, attraverso immagini di mare, albatri, conchiglie e marinai. Gli autori intrecciano voci diverse in un’armonia poetica che richiama grandi temi letterari. L’albatro, simbolo di elevazione e spaesamento in Baudelaire, diventa qui compagno di viaggio: Il vascello della notte / è appena salpato / dalla rada / del porto del tuo cuore / pronto ad accogliere a bordo / sia il marinaio che l’albatro. E ancora: Oggi sono / un vecchio snodato / ma sempre trovo / un albatro a prua / filante / e affronto con secchi ordini / fulmini, tuoni, bufere / e in porto approdo / sicuro ormeggio trovo. Il marinaio, figura archetipica, rappresenta l’uomo che sfida l’ignoto, che si spinge oltre le rotte sicure per cercare qualcosa di più grande: In ogni caso / stringi forte al petto / la paura dell’ignoto sempre / poiché sarà la tua compagna / in tutta l’esistenza. E ancora: Oltre le colonne d’Ercole / oltre il mare / oltre l’atmosfera / sempre con rotta verso l’infinito / è conscio delle vie / del ritorno / nulla dies sine linea. Così come Whitman usa il mare per raccontare la guida e il sacrificio, anche in queste pagine il viaggio marittimo è metafora dell’esistenza, tra speranza e tempesta: Vibrano profonde le corde / incalza furiosa la tempesta / schiamazza fragorosa l’onda. [...] Il Capitano / asseconda in plancia / gli spruzzi di sale / e pioggia / manovra sapiente / il timone / sottomette le onde. Lo stile dell’opera è evocativo, con immagini che si susseguono come onde, portando con sé un senso di malinconia e di scoperta. Nella poesia Caro vecchio Nostromo emerge una figura che richiama alla memoria il celebre personaggio conradiano: Si gode la brezza fresca / il caro vecchio Nostromo / che dalla riva scruta / le imbarcazioni in rada / quasi a sfidarne il vanto / o a rimestare il tempo / per un viaggio / ancor. Un uomo di mare che, come nell’opera di Conrad, incarna l’ambiguità del comando, il peso della responsabilità e la solitudine del navigante. Ma se il Nostromo di Conrad si perde nell’avidità, quello cantato dagli autori non cerca la salvezza nell’argento, ma nell’infinito. Il linguaggio è ricco di simbolismi, mai eccessivamente ermetico, ma capace di coinvolgere il lettore con la sua musicalità. Il mare è anche quello di Hemingway: una forza da sfidare, una lotta interiore da vincere: Sono un quanto / di infiniti quanti / ma come Santiago / combatto gli squali: / porterò la lisca del tonno / in porto! Ciò che colpisce, al di là della qualità poetica, è il senso di chiamata che emerge dai versi. Rotta verso l’Oltre non è solo una raccolta di poesie: è un invito. A navigare, a cercare, a non accontentarsi del visibile. E alla fine, quando l’ultima poesia si chiude, resta nel lettore il sapore dell’infinito e la consapevolezza di un altrove che è già dentro di noi.
[Daniela Sannipoli]
4 aprile del 2025
Rotta verso l’Oltre non è stata per me soltanto una lettura per il sol piacere degli occhi e dell’anima, ma piuttosto un viaggio sincero, veritiero, che seppur un girotondo a sei mani, ognuno in fusione con l’altro, a bordo d’un vascello poetico ove perseguire la rotta in armonia. Il mare e i suoi misteri, la vita attorno a esso, in comunione, tre voci che raccontano una navigazione insolita ma poetica nel vero. Se il navigare non avesse come onda da superare, da cavalcare e soffrire, come prua dritta verso quell’oltre che di speranza nutre il marinaio, sarebbe come avere una rosa priva dei suoi petali. Credo, ma è mia sensazione, che questa raccolta di versi, questo trittico d’autori, lo si possa teneramente accostare a un vero e proprio romanzo da lettura tutta d’un fiato, un film da sviluppare in cuore e anima, protagonisti tre soli cuori che si nutrono di sale e salsedine in poesia, oltre quell’oltre che illumina, come... di barca nella corrente!
Complimenti agli autori e, altresì, consiglio vivamente la lettura di tale bellezza che vi rifocillerà l’anima.
[Luca Agostini]